La storia di Ermal, l’invito ai giovani ad incamminarsi senza timore al fianco di Gesù.

Cresima di Ermal

Ermal Prenga, ragazzo albanese di 16 anni fa parte di una famiglia d’antica tradizione cattolica la quale, in seguito alle percussioni del regima comunista, ha abbandonato la fede. Nel 2018 Ermal si trasferisce con la famiglia nel quartiere cattolico di Bathore, dove scopre la figura di Carlo Acutis. Inizia così ad interessarsi alla Chiesa fino a decidere di intraprendere il cammino di fede, trascinando con sé la famiglia. La sua testimonianza dice del combattimento interiore a cui ogni credente è chiamato. Rivela la potenza della grazia di Dio nel donare a un adolescente fragile forza, gioia, perseveranza, e una spinta maggiore verso il bene comune. 

“L'amore non si vede in un luogo e non si cerca con gli occhi del corpo. Non si odono le sue parole e quando viene a te non si odono i suoi passi.”
(Sant’Agostino)

All’inizio del mese di ottobre 2019 ho sentito un potente, misterioso desiderio di ricevere il battesimo. Era tempo di pandemia e in parrocchia era sospeso ogni cammino di preparazione al battesimo. Ho atteso si allentasse la pandemia e nell’ottobre 2020 ho iniziato il percorso catecumenale, accompagnato da sr. Cecilia Refosco, domenicana della beata Imelda. 
A spingermi in chiesa era un grande entusiasmo, ma durante la settimana la vita quotidiana mi tentava con l’impulso di abbandonare la strada verso Gesù. Con l’aiuto di Cristo ho saltato l’ostacolo, resistito alla lusinga. È arrivato il grande giorno del Battesimo. All’inizio della celebrazione sono stato preso da un sentimento ambiguo di tristezza e amarezza, ma quando il celebrante ha pronunciato il mio nome ho provato una gioia intensa, inesprimibile, indimenticabile. Sentivo l’acqua benedetta bagnarmi il capo e un senso di pace e felicità mi irradiava in tutto il corpo.  Non ero più carne né in nessun luogo. Ero parte della famiglia di Dio, parte della Sua chiesa. Quel giorno è rimasto in me bello e luminoso. 

La vocazione è un fatto personale, entra nel mistero dell’ineffabile 

Una settimana dopo il Battesimo ho ricevuto la prima Comunione, la mia la felicità è diventata più grande. Ogni domenica con piacere partecipavo alla santa messa dove mi attendeva Gesù Eucaristia. Eppure sentivo come una resistenza, qualcuno che sussurrava: “non andare”. Poi entravo nella casa del Signore e tutto cambiava: provavo serenità e amore per Gesù e uscendo me lo sentivo più vicino. 
Nei mesi a seguire il desiderio di pregare si è fatto più intenso e ho cominciato a guardare alla vita dei santi per affidarmi totalmente al cuore di Gesù, alla Sua Misericordia. È cresciuto così il bisogno di intercedere per gli altri, per le anime del purgatorio e per tutti coloro che sono lontani da Lui. 
Pregare il Rosario, per la prima volta, nel mese di maggio mi ha fatto scoprire la presenza di Maria come una Mamma premurosa accanto a me. Mi insegna ad avere fiducia e costanza perché Gesù è sempre con noi. Credere in Lui rende tutto possibile.
In giugno 2021 ho ricevuto nel cellulare un’immagine con la preghiera al Sacro Cuore. Mi ha accompagnato per tutto il mese. È stato allora che ho parlato con mia madre e con i miei familiari del mio cammino di fede. La mamma ha iniziato a pregare con me seguita dalle altre persone della mia famiglia che, frequentando la chiesa, hanno deciso di incamminarsi sulla stessa via ricevendo anch’essi i sacramenti. 
Ora che ho ricevuto la Cresima, la luce dello Spirito Santo mi fa capire che il mio viaggio verso la Grazia è solo all’inizio e che serve pregare sempre, rimanere con Gesù e vivere nella fraternità. 
Il cammino sinodale che la Chiesa sta percorrendo mi apre una nuova strada da fare in comunione con i miei fratelli e sorelle nella fede.

Ermal Prenga
 

13-12-2021