In Myanmar, c’è un popolo che resiste sotto le bombe e la repressione. Un popolo con i suoi bambini che non capiscono cos’è la guerra, ma chiedono a chi li può sentire un po’ di aiuto per non perdere il sorriso.
Sono passati quasi due anni da quando l’inferno di una guerra civile generalizzata è scoppiato in Myanmar. Un conflitto che, lontano dagli riflettori internazionali, continua a generare morti e sfollati a migliaia.
Intrappolati tra le fazioni ribelli e la dura repressione dei militari, che hanno preso illegalmente il potere, milioni di civili vivono esposti al terrore delle bombe e delle incursioni armate, dovendo spesso abbandonare le loro case per fuggire nella giungla, con bambini e anziani fragili. Per loro, la Chiesa in Myanmar ha avuto il coraggio di aprire i suoi conventi, seminari e centri pastorali affinché vi trovassero rifugio e aiuto.
A Loikaw (Capitale dello Stato di Kayah), tre suore domenicane della Beata Imelda vivono in un centro di formazione giovanile della diocesi, trasformato prima in convento poi, presto, in un campo profughi che accoglie un centinaio di rifugiati. Attorno al centro, ci sono altre famiglie sfollate che vivono in abitazioni precarie o in foresta, tra loro una settantina di bambini che si recano ogni giorno dalle suore.
Le suore sono incaricate della distribuzione dei beni di prima necessità che arrivano come aiuto ai rifugiati. Si impegnano anche a confortare le persone traumatizzate dalla guerra, specialmente i bambini per i quali organizzano momenti formativi, catechesi e attività ricreative per fare dimenticare gli orrori della guerra e assicurar loro un minimo di istruzione.
I bambini del centro diocesano profughi hanno bisogno di cose essenziali per la vita: cibo, vestiti, medicine di base, materiale igienico, libri e giocatoli per continuare a essere bambini.
Natale, è la festa della vicinanza, del Dio che si fa vicino, che viene nelle stalle del mondo e raccoglie intorno a Lui poveri pastori e misteriosi maggi. Quest’anno, fa arrivare il calore del tuo Natale alle famiglie Loikaw con:
pasti giornalieri per un bambino | 5 € |
kit igiene | 10 € |
kit pronto soccorso | 25 € |
libri per 10 bambini | 50 € |
vestiti e giocatoli | 100 € |