"Vogliovi forti e serene, sempre"

tabernacolo della chiesa del monastero delle Carmelitane di Monte S. Quirico (Lucca)

La domenica dell’8 luglio 1928, verso le ore 19, padre Giocondo concludeva il suo pellegrinaggio terrestre all’ospedale civico di Venezia (già noviziato domenicano). Fu, per le prime suore, un momento di grande dolore che avrebbe potuto segnare la fine della nostra Congregazione a undici anni dalla sua nascita, ma divenne la prova che padre Giocondo era stato uno strumento di Dio nel fondare la Congregazione perché essa continuò a crescere.

Questo anniversario è l’occasione non solo di rendere grazie al Signore per quanto ci ha dato attraverso la vita, l’esempio e gli insegnamenti di Padre Giocondo, ma soprattutto è un rinnovato invito ad approfondire e incarnare la sua eredità.

Padre Giocondo ci ha scritto nel suo ultimo telegramma: “Vogliovi forti e serene, sempre” e sr. Domenica Roberti, una delle prime imeldine, commentava con queste parole piene di conforto: “Vogliovi forti, serene sempre perché io resto con voi, vicino a voi nel tabernacolo santo, in Gesù Eucaristia, in adorazione con voi e per voi; in preghiera incessante dinanzi al trono di Maria per tutti i vostri bisogni, per tutte le vostre pene, ma soprattutto per la vostra santificazione ed eterna glorificazione nel cielo.”

Foto: tabernacolo della chiesa del monastero delle Carmelitane di Monte S. Quirico (Lucca)
08-07-2021